Il 5 novembre 1977 Firenze perdeva una delle sue pietre vive, una meravigliosa pietra di inciampo nella storia civile e sacra della città.
Giorgio La Pira è stato un intellettuale vero, un mistico appassionato, un amministratore disinteressato, un grande cristiano ma sopra ogni cosa un uomo capace di dialogare con tutti e di leggere i segni della storia.
Insuperata la sua lezione di connubio tra fede e azione, vangelo e politica, bisogni dei più poveri e amministrazione della cosa pubblica. Immenso il suo amore per Firenze e soprattutto per le donne e gli uomini, per la gente, per il popolo.
Per questo chi l’ ha conosciuto lo considera già un santo.
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