CATECHESI ADULTI 1a LETTERA DI GIOVANNI

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In attesa di redigere un calendario di incontri da svolgere in parrocchia cogliamo l’invito del nostro Cardinale nell’approfondire i temi forti contenuti nella prima lettera di Giovanni. Queste le parole di presentazione del nostro pastore. La prima lettera di Giovanni contiene, fin dall’inizio, un annuncio straordinario e decisivo: la Vita eterna
si è resa visibile! È il Mistero dell’Incarnazione la luce che esplode, potente, da questa lettera. Il Mistero di amore che sta all’origine di tutta la realtà si è manifestato ed è diventato esperienza sensibile, umana alla nostra portata. “Quello che abbiamo udito, che abbiamo visto con i nostri occhi,, che le nostre mani hanno toccato, annunciamo anche a voi… perché la vostra gioia sia piena”! (1Gv 1,1.4) Vedere l’Invisibile, abbracciare l’Eterno, oltrepassare i limiti del tempo e dello spazio, è la nostra più grande aspirazione. Questo sogno impossibile lo ha reso possibile unicamente il Figlio di Dio fatto uomo.
L’Infinito è entrato nel finito, l’eterna luce di Dio è entrata nel buio della
storia….
In questo contesto così esaltante è particolarmente sorprendente la vulnerabilità della Chiesa, della concreta comunità che l’autore ha davanti a sé. La grandezza di quella esperienza per cui il credente può vivere l’Eterno già nel tempo, non impedisce
alla suddetta comunità di sperimentare la fragilità, la debolezza, la conflittualità, la divisione, frutti tutti del peccato e del diavolo, “colui che divide”. È particolarmente attuale per noi il rischio dello gnosticismo da cui più volte ci ha messo in guardia Papa Francesco, il pericolo cioè di pretendere una conoscenza intellettuale o razionale del Mistero invece di accogliere umilmente e cordialmente la Rivelazione di Dio che si dona gratuitamente allacreatura….
È sempre presente, ieri come oggi, il pericolo di adeguare l’annuncio di Cristo alle pretese dell’uomo contemporaneo, alle sue esigenze, alla sua mentalità. Insomma anche noi corriamo il rischio di “addomesticare il Mistero”, come dice Papa Francesco nella Gaudete et Exsultate. (n.40)…. Auguro di cuore a tutti coloro che seguiranno questa catechesi biblica, di mettere al centro del loro cammino spirituale, personale e comunitario, il Mistero dell’Incarnazione. Non per nulla a Firenze, fino al 1749, anche l’anno civile iniziava il 25 marzo, festa dell’Annunciazione, in cui la Chiesa celebra proprio il mistero del Verbo fatto uomo. È questo l’avvenimento che ha cambiato per sempre il nostro destino.

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