Ufficio Liturgico Diocesano
Tenuto conto dei documenti recentemente emanati per l’emergenza sanitaria in atto si ricorda che:
- i presbiteri celebrano i riti della Settimana Santa senza la partecipazione dei fedeli come è stato fatto nelle ultime settimane;
- garantendo l’osservanza delle norme sanitarie richieste, è possibile che accedano alle celebrazioni, oltre a eventuali concelebranti, anche un diacono, un lettore, due ministri per il servizio all’altar e, un cantore, un organista, e gli operatori eventualmente necessari per la trasmissione della celebrazione: nell’autocertificazione utilizzeranno, per motivare lo spostamento, la dicitura “comprovate esigenze lavorative”, anche se non si tratta di lavoro contrattuale;
- si omette il gesto dello scambio della pace e la comunione ai presenti viene distribuita esclusivamente sulle mani; i concelebranti si comunicano per intinzione e l’ultimo assume tutto il vino consacrato;
- è bene invitare tutti i fedeli ad unirsi spiritualmente alle celebrazioni trasmesse dai vari mezzi di comunicazione sociale, valorizzando in primo luogo le liturgie presiedute dal Santo Padre, che saranno trasmesse da Tv2000, oppure – in segno di comunione nella Chiesa particolare – le celebrazioni presiedute dall’Arcivescovo che saranno trasmesse in “streaming” televisiva dal sito di Toscana Oggi e di Radio Toscana secondo i seguenti orari:
Domenica delle Palme e della Passione del Signore
- ore 9.30 presieduta dall’Arcivescovo
- ore 11.00 presieduta dal Santo Padre
Giovedì Santo – Celebrazione eucaristica “Nella Cena del Signore”
- ore 17.00 presieduta dall’Arcivescovo
- ore 18.00 presieduta dal Santo Padre
Venerdì Santo – Celebrazione della Passione del Signore
- ore 15.00 presieduta dall’Arcivescovo
- ore 18.00 presieduta dal Santo Padre
Venerdì Santo – Via Crucis
- ore 21.00 presieduta dal Santo Padre
Sabato Santo – Veglia pasquale nella notte santa
- ore 21.00 presieduta dal Santo Padre
- ore 23.00 presieduta dall’Arcivescovo
Domenica di Pasqua – Celebrazione eucaristica del giorno
- ore 9.30 presieduta dall’Arcivescovo
- ore 11.00 presieduta dal Santo Padre
In particolare, per le singole celebrazioni, si ricorda che:
Domenica delle Palme e della Passione del Signore
- dove è possibile, si può utilizzare la “Seconda forma” di Ingresso tra quelle previste dal Messale Romano, benedicendo esclusivamente i rami di ulivo, o di palma, dei presenti; si ribadisce che non ci potrà essere alcuna benedizione, né distribuzione di rami d’ulivo, o di palma, per gli altri fedeli;
- nelle indicazioni che verranno date in seguito per la preghiera nelle famiglie, verrà proposto un rito di benedizione di un ramo d’ulivo, o di palma, o di altra pianta verde da parte di uno dei genitori;
Giovedì Santo – celebrazione della Messa Crismale
- non sarà celebrata, ma viene rimandata ad altra data secondo quanto stabilirà il Consiglio Episcopale Permanente in sintonia con la decisione del Santo Padre per la diocesi di Roma;
Giovedì Santo – celebrazione eucaristica “Nella Cena del Signore”:
- si deve omettere la lavanda dei piedi, la processione eucaristica al termine della celebrazione e l’altare della reposizione solenne: terminata la distribuzione della Comunione, il Santissimo Sacramento sarà riposto come di consueto nel tabernacolo usuale e lì rimarrà anche il Venerdì ed il Sabato Santo; è quindi abolita l’adorazione eucaristica prevista ordinariamente dopo la reposizione solenne;
Venerdì Santo – celebrazione della Passione del Signore
- si deve modificare l’ultima intercessione della preghiera universale con il seguente testo:
X. Per i tribolati
Preghiamo, fratelli carissimi,
Dio Padre onnipotente,
perché liberi il mondo dalle sofferenze del tempo presente:
allontani la pandemia, scacci la fame,
doni la pace, estingua l’odio e la violenza,
conceda salute agli ammalati,
forza e sostegno agli operatori sanitari,
speranza e conforto alle famiglie, salvezza eterna a coloro che sono morti.
Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:
Dio onnipotente ed eterno,
conforto di chi è nel dolore,
sostegno dei tribolati,
ascolta il grido dell’umanità sofferente:
salvaci dalle angustie presenti
e donaci di sentirci uniti a Cristo,
medico dei corpi e delle anime,
per sperimentare la consolazione promessa agli afflitti.
Per Cristo nostro Signore.
- solo il celebrante principale può compiere il gesto del bacio della Croce; sembra tuttavia opportuno che anch’egli si limiti a un gesto di venerazione come la genuflessione unita a un inchino profondo;
celebrazione della Veglia Pasquale
- del solenne inizio della Veglia o Lucernario si omette l’accensione del fuoco; il cero pasquale viene acceso con la fiamma di una lampada, attinta dal lume del Santissimo Sacramento, che viene benedetta in questo modo:
“O Padre, per mezzo del tuo Figlio
ci hai comunicato la fiamma viva della tua gloria, benedici + questo fuoco,
fa che le feste pasquali accendano in noi il desiderio del cielo,
e ci guidino, rinnovati nello spirito, alla festa dello splendore eterno” (cfr. MR pag 162, n. 9)
- si omette la processione con il cero pasquale, si proclama l’annunzio pasquale (Exsultet), quindi segue la Liturgia della Parola;
- si omette la celebrazione dell’iniziazione cristiana compiendo unicamente la benedizione dell’acqua lustrale e la rinnovazione delle promesse battesimali;
Domenica di Pasqua – celebrazione eucaristica del giorno
- si suonino a festa le campane alle ore 12.00 insieme a tutte le chiese della Toscana.
Sacramento della Riconciliazione:
- “Si ricorda che in caso di estrema necessità l’atto di dolore perfetto, accompagnato dall’intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da se stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Se si verifica l’impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il votum sacramenti, ovvero, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (il Confesso a Dio onnipotente, l’Atto di dolore, l’invocazione Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me) comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi”;
- dove è possibile si celebri la confessione individuale, anche nei giorni dopo la Pasqua, evitando di pubblicare orari, ma rimanendo a disposizione di chi lo richieda e garantendo le prescrizioni sanitarie richieste (ambiente sufficientemente ampio e areato, opportuno uso di mascherine, distanza di almeno un metro, garanzia della riservatezza); i penitenti devono accedere al sacerdote in modo individuale, distanziati, senza comporre di fatto un’assemblea;
- si ricordi e si spieghi, infine, che la Penitenzieria Apostolica, con Decreto del 20 marzo 2020, ha concesso “il dono di speciali Indulgenze ai fedeli affetti dal morbo Covid-19, nonché agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che a qualsivoglia titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi”.
Santa Comunione:
I fedeli che vorranno accostarsi alla Comunione nei giorni del tempo pasquale, fino a quando resteranno in vigore le attuali restrizioni circa l’uscita dalla casa, potranno farlo solo in modo privato. I sacerdoti si rendano disponibili facendo attenzione al rispetto delle normative sanitarie in vigore e a evitare che si formino raggruppamenti.
Altre indicazioni:
Le espressioni della pietà popolare e le processioni che arricchiscono i giorni della Settimana Santa e del Triduo Pasquale sono abolite; potranno essere trasferite, ad altri giorni convenienti, come la festa dell’Esaltazione della Santa Croce, 14 settembre, e la memoria della Beata Vergine Maria Addolorata, 15 settembre.
Altre preghiere tradizionali, come la benedizione delle uova e dei cibi in genere nel giorno di Pasqua, si potranno tenere all’interno della preghiera familiare, secondo le indicazioni che si troveranno nei sussidi che saranno inviati.
Oltre ad avvisare i fedeli dell’ora d’inizio delle singole celebrazioni video-trasmesse dai mezzi di comunicazione sociale, è opportuno offrire loro alcuni sussidi per la preghiera personale (a breve saranno inviate alcune proposte a livello nazionale e diocesano).
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