Tu solo, Signore, hai pietà del mio soffrire.
Mi vieni vicino, e mi sollevi il cuore
rubandomi il mio peccato.
È così folle questo tuo gesto che hai dovuto lasciarti crocifiggere
perché ti credessi e ti spalancassi fiduciosamente
la porta della mia miseria.
Signore, non sono degno che tu entri,
ma io ti apro lo stesso.
Ti apro la porta più larga della mia anima.
Ma tu l’hai già scardinata con la tua croce.
(d. L. Milani)

Rispondi