
Carissimi parrocchiani, dopo una attesa prolungata le chiese stanno per riaprire alle celebrazioni con il popolo; personalmente sono contento e ringrazio il Signore si possa davvero ricominciare a frequentare la nostra chiesa che pur essendo bella non lo è senza le persone, senza il provare quella vicinanza e senso di amore fra noi e il Signore che si chiama ”Comunione”. Siamo in questo momento richiamati tutti al senso di responsabilità perché l’accesso in chiesa sarà regolato da delle norme che dovremmo seguire con attenzione per non mettere in pericolo la salute delle persone, soprattutto le più deboli e con età più avanzata. Da lunedì 18 maggio celebreremo le messe feriali nella cappella della Misericordia con una capienza massima regolamentata di 18 posti, mentre nella chiesa parrocchiale le celebrazioni festive inizieranno sabato 23 alle ore 18.00 con la capienza di 48 posti. Per questo motivo chiedo a coloro che sono i miei primi collaboratori, i consiglieri e operatori pastorali di aiutarmi per favorire l’accesso alla chiesa e lo svolgimento delle celebrazioni; sarà gradito e utile a riguardo il coinvolgimento dei volontari della nostra Misericordia. Abbiamo capito in questo periodo diverse cose, siamo stati assaliti da paure, dubbi, dalle nostre stesse fragilità, da una distanza alla quale non eravamo abituati, ma tutto questo ci aiuterà a comprendere ancora di più la ricchezza di Dio e del prossimo nella nostra vita. Sarà bello, se pur da dietro le nostre mascherine, rivedere gli occhi di tutti, sarà senz’altro commovente, ma è proprio questa emozione che ci orienterà a trovare modi per ricominciare ed accrescere il senso della nostra presenza e della nostra comunità. Le nostre due chiese verranno preparate e igienizzate, dovremmo fare a meno di certi accorgimenti come i foglietti per seguire la liturgia, certi movimenti liturgici e tutto ciò che ci viene richiesto dai protocolli per la sicurezza. Dovremmo fare attenzione a mantenere le distanze in chiesa con le persone sia quando siamo al nostro posto, sia quando ci muoveremo da esso. Di volta in volta verranno ripetute a tutti le regole da osservare. È questo un momento delicato, ma sicuramente sarà anche gioioso per recuperare serenità e fiducia contro questa terribile pandemia. Purtroppo migliaia di famiglie hanno sofferto per la morte dei loro cari, la maggior parte dei quali è avvenuta nella solitudine senza neppure un saluto o una preghiera. La nostra comunità è stata preservata da questo male, ci siamo barricati, difesi, sicuramente ci siamo comportati con molta prudenza; ringraziamo Maria Santissima protettrice e patrona della nostra comunità senza dimenticarci il valore e la forza delle nostre preghiere che singolarmente o in famiglia o addirittura attraverso la televisione o le chat abbiamo rivolto a Dio. Non dobbiamo forzare per avere un alto numero di partecipanti, ma ottemperare alle leggi appellandoci al senso organizzativo: le celebrazioni festive sono tre e sono sufficienti per favorire la partecipazione di tutti. Non sarà possibile partecipare tutti alle ore 11 della Domenica. Ricordiamoci che questa è una fase, la fase 2, e già la possibilità di celebrare con gradualità è un grande traguardo. Come già detto dallo slogan “non sarà più come prima” dovremmo da adesso costruire una nuova normalità, non peggiore, ma migliore della precedente dove al centro non ci sarà il singolo, l’io assoluto, ma il noi, la nostra comunità, famiglia rinnovata dall’azione dello Spirito Santo, capace di creare sempre nuove condizioni per una vita più giusta, rispettosa e più bella. Fidiamoci, e ancora una volta ringraziamo il Signore che ci invita all’incontro con Lui. Buona ripresa e buon cammino a tutti voi.
Vostro don Giuliano
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