Commento al Vangelo di Don Giuliano – XV Domenica Tempo Ordinario

XV DOMENICA TEMPO ORDINARIO.

Chi ha orecchi ascolti. Un preciso modo di parlare di Gesù che ci richiama ad una accoglienza e alla messa in pratica della Parola di Dio; oggi di questa si parla. La Parola di Dio ha in sé la forza della creazione, la forza della vita di Dio: chi ascolta la Parola di Dio e la mette in pratica prosegue l’opera creatrice di Dio. Dio manda la sua parola, Egli la semina in abbondanza su tutti, nessuno escluso. Può permettersi di gettare ovunque il seme della Parola in quanto la sua generosità è infinita; sembra uno spreco, ma non è così. Ciò deve essere chiaro: quando ci sembra che Dio non si interessi di noi, sbagliamo; è vero il contrario, ma purtroppo noi non diamo ascolto alla Parola se non in modo superficiale. Siamo distratti, o meglio attratti da qualcos’altro (e qui ognuno esamini sè stesso) e il buon seme rimbalza su di noi, sulla nostra vita resa impenetrabile dal nostro egoismo e non attecchisce, non prende dimora dentro di noi. La Parola, quando accolta, è capace di germogliare senza escludere difficoltà e sofferenze come espresso nella seconda lettura da San Paolo: la nostra adozione a figli comporta trasformazioni dolorose, un combattimento vero e proprio contro il male. Tutto questo non avviene per una nostra capacità, ma per l’aiuto che Dio ci da nel seguire tappa dopo tappa il nostro cammino di fede. Nella parabola del seminatore il Signore non pretende il cento per cento, ma anche le percentuali inferiori; Egli ci richiede di fare nostra la sua Parola di farsi da lei accompagnare, illuminare e guidare per non rimanere sordi ed insensibili alla sua e nostra missione. Il fatto stesso che molti ascoltatori di questa parabola non chiedano spiegazioni, se non i discepoli, significa che non c’è interesse verso quello che il Signore dice: pur ascoltando, pur vedendo molti non capiscono non sono in grado (perché impediti dall’egoismo) e non sono capaci di abbandonarsi alla fiducia di Dio. Ma a tutti è rivolta la Parola, segno questo che all’interno della missione del credente c’è l’impegno a diffonderla; non solo a viverla, praticarla singolarmente, ma a renderla visibile in mezzo alle persone, alla comunità, nei luoghi che ognuno frequenta. Come il credente sa di essere stato toccato dalla Parola così siamo chiamati a testimoniarla a tutti. Cooperiamo come comunità cristiana a realizzare il compimento dell’opera creatrice di Dio, spargiamo anche noi credenti opere di bene perché nelle amicizie che ognuno di noi ha possa trovare quel piccolo ma sufficiente spazio per far crescere la Parola e far germogliare la Speranza che non siamo perduti, siamo si immeritevoli di tanta attenzione, ma Dio crede in noi e …continua a seminare. Se oggi non hai fatto entrare dentro di te quel seme fallo appena puoi, non rallentare la creazione del Regno perché anche tu sei invitato e fai parte dell’opera.

Don Giuliano

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