Commento al Vangelo di Don Giuliano : Corpus Domini

CORPUS DOMINI

Questa solennità, nacque per ribadire fortemente (accompagnata anche dai miracoli eucaristici del XIII secolo) la centralità dell’Eucarestia. L’Eucarestia è il miracolo quotidiano per la nostra povera umanità; si tratta del miracolo contrastato dal male che ancora riesce a distrarre la nostra attenzione. Nella preghiera di Gesù al Padre si chiede il pane quotidiano che non è solo quello del fornaio, ma quello che proviene da Gesù stesso, il suo corpo e il suo sangue sparso per noi. Il contesto del Vangelo in cui avvenne la moltiplicazione dei pani e dei pesci era quello della sequela e della guarigione. L’Eucarestia porta la guarigione in quanto trasferisce in noi la vita nuova di Dio, non di un Dio ospite nel senso dissociato o distinto da noi, ma in noi, trasformante. Nel miracolo presentato nel vangelo di oggi si comprende la dinamicità e il coinvolgimento da parte dell’uomo, non in quanto solo destinatario o solo osservatore, ma addirittura protagonista. Qui si può parlare di quel protagonismo assente dei cristiani che non colgono nella frase di Gesù “voi stessi date loro da mangiare” l’invito ad essere dei tramiti verso tutti. I cristiani sono protagonisti perché costituiti tali dal Signore per prolungare il suo servizio d’amore verso tutti; invece pensiamo l’Eucarestia un simbolo, un segno, un rimando e non veramente quello che è (e lo dice Gesù che cos’è nel racconto della cena riportato da San Paolo – seconda lettura). In questo modo priviamo l’Eucarestia di ciò che è e la riduciamo ad un’opera pia, ad un precetto, ad un’azione tradizionale quasi folkloristica. Nella presenza fedele alle celebrazioni il cristiano che dona il suo tempo, il suo ascolto, le sue difficoltà, pure i suoi dubbi, costruisce insieme al Signore la strada che conduce “alla tavola del cielo” (sequenza) per se e anche per altri. Provare sgomento e angoscia e sicuramente tanti rimorsi di coscienza nell’accogliere l’Eucarestia ci renderà più consapevoli della nostra fragilità, e quindi del nostro bisogno di Lui. Preparati anche tu a prolungare il miracolo di Gesù, nel dare, nel dividere e condividere, in poche parole: nel farti pane, cuore per i tanti del mondo affamati d’amore. Con poco puoi fare tutto. 

Don Giuliano

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