SANTO NATALE 2022

La frenesia del nostro vivere ci ha condotti finalmente al Natale; abbiamo pensato al significato vero del Natale oppure ad una scadenza come tante del calendario? Pensare quest’ultimo costituisce un segnale che annullerebbe il significato stesso dell’esistenza, della vita e di ciò che siamo. La liturgia del Natale ci raggiunge con tanti messaggi: dall’annuncio degli angeli nella notte, si è poi affascinati, nella Messa dell’aurora, dall’atteggiamento di Maria che custodiva nel cuore e nell’anima ciò che si riferiva al Signore. Infine nella Messa del giorno ascoltiamo l’inizio del Vangelo secondo Giovanni che ci fa sentire coinvolti nella rivoluzione creativa di Dio e ci fa percepire la vertigine dell’amore. I brani dei Vangeli proclamati nelle diverse celebrazioni ci comunicano il Natale nella sua verità, nella sua sorprendente grandiosità, ossia il manifestarsi di Dio in un atto d’amore che non ha precedenti: il Dio Onnipotente viene da noi, si tuffa nell’oramai divisa e confusionaria realtà umana. Un atto fortissimo quello di Dio che si spoglia di sé, viene a restaurare la sua opera creata per destinarla all’eternità. Eppure nonostante l’evento assoluto, sembra che il trascorrere del tempo abbia gradualmente indebolita, se non trasformata, quella misteriosa notte. Si trattò di una notte dove la pienezza avvolse il mondo, la distanza divenne vicinanza, la notte si rivestì di luce e l’invisibile divenne visibile. Tutta quella distanza che separava il regno degli uomini dal regno di Dio venne annullata per sempre; ciò vuol dire che non riguardava solo le generazioni di quell’epoca, ma riguardava tutta la storia dell’umanità, quindi riguarda anche noi oggi. Il farsi uomo da parte di Dio, il suo diventare carne o anche il suo abitare in noi costituiscono affermazioni sulle quali si basa la nostra fede. Da quel momento Dio non solo comunicherà con la sua Parola, ma anche con la sua carne. Il prendere corpo da parte del Figlio di Dio, ossia la sua incarnazione, investe la vita di ogni uomo in quanto Egli è venuto come dono per tutti al fine di renderci non solo opera sua, ma figli suoi. In questa nuova veste ciascuno è chiamato a concorrere, accogliendo la presenza di Dio e manifestandola fra tutti; non solo: lo stesso Signore ha voluto mantenere la sua presenza tramite il dono di sé, l’Eucarestia. Comprendiamo la ricchezza incommensurabile di tale sacramento così pure la sua portata ed efficacia nella nostra vita? Attraverso il sacramento dell’Eucarestia si realizza l’abitare di Dio in noi, il raggiungerci e il renderci portatori della sua presenza, messaggeri e operatori di pace e giustizia. Il Natale non è un semplice ricordo; si celebrano i ricordi per quegli avvenimenti che non tornano più, qui si tratta di vivere oggi l’incontro che si rinnova sempre in ogni luogo e in ogni tempo.Tutto ciò che il Signore ci dona nel Natale è per noi, facciamone uso: la pace e la luce, ovvero la capacità di vedere oltre la notte del mondo e del nostro peccato. Buon Natale del Signore.
Don Giuliano
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