Commento al Vangelo di Don Giuliano : VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Riguardo ai nostri comportamenti non è possibile fare a meno dei comandamenti e della legge; la loro osservanza non può essere superficiale o formale, ma chiara e che lasci impressa in chi compie tali gesti la forza e la bellezza di quei dettami. Ogni persona è autonoma, ma non può basare le proprie scelte nel nome di una libertà che è finalizzata a se stessi e noncurante del legame che esiste con Dio (prima lettura). Nel Vangelo, prosieguo del capitolo delle beatitudini secondo Matteo, Gesù indirizza l’attenzione a saper bene interpretare e vivere le indicazioni della legge, la quale possiede una profondità che spesso non viene né conosciuta, né vissuta perché letta svincolata dal suo autore, Dio, e pertanto considerata nella sua sola condizione orizzontale, temporanea e terrena. A questo riguardo, Gesù interviene approfondendo e svelando i significati completi legati alle azioni umane più conosciute come l’uccidere non solo la vita fisica del fratello, ma il manifestare forme di violenza altresì peccaminose, come l’offesa, l’aggressione verbale, la maldicenza, l’odio, l’indifferenza. Anche per i peccati legati alla sfera sessuale, Gesù si sofferma non solo sull’adulterio, ma su tutto ciò che lo precede: il pensiero, il desiderio; forme che sembrano deboli, innocue, ma che sono capaci di conseguenze gravi come tradimenti e trasgressioni rispetto all’unione principale fra uomo e donna. Nelle relazioni fra le persone Gesù predilige la verità affinchè le amicizie crescano sane senza menzogne e falsità. Spesso le nostre relazioni sono condizionate e usate per i nostri fini. Così pure il vivere la vita immersi nella doppiezza rappresenta un ostacolo alla limpidezza e verità di ognuno. Infine non passi inosservato il fatto di sospendere l’azione liturgica del portare l’offerta, senza prima aver recuperato la pace e le persone con le quali ci sono state conflittualità. Tale circostanza costituisce l’invito ad essere integri e non ipocriti, ad essere pronti ad amare Dio e ad accogliere il suo Spirito che ci aiuta a penetrare il cuore di ogni nostra azione, ci aiuta a conoscere “le profondità di Dio” (seconda lettura).

Don Giuliano

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