DOMENICA DELLE PALME

Il cammino di Gesù sembra giungere trionfalmente a Gerusalemme, ma questo luogo sarà per Lui, oltre che drammatico, il più alto momento della sua rivelazione. Converge in Gerusalemme la sintesi di una intensa attività legata ai tanti incontri che Gesù durante il suo cammino aveva avuto con moltissime persone, accompagnato da discorsi, guarigioni, assoluzioni dai peccati; adesso Gesù giunge al culmine della sua “spoliazione”, della sua incarnazione. Adesso grida la carne assieme allo Spirito, adesso il dono sta per raggiungere la sua completezza: Gesù è venuto per donarsi completamente alla volontà del Padre e anche in parte alla volontà degli uomini. Nel giro di pochi giorni molte condizioni che avevano accompagnato Gesù nel suo ministero verranno sovvertite: dalla serenità si passerà al terrore, dalla sicurezza alla paura, dall’amicizia al tradimento, da una presenza forte e decisa alla desolazione e al disorientamento totale. Se ci pensiamo bene il Signore era già stato ucciso prima di morire sulla croce, già giudicato prima della condanna a morte, non atteso come doveva essere atteso, già dimenticato, già scartato. Ma ricordiamoci: ciò è il rischio in cui incorre anche la nostra umanità, quello cioè di affrontare la propria vita senza di Lui. Ancora oggi la morte e l’umiliazione del Figlio di Dio non sembrano essere state comprese forse perché le nostre società vivono nella contraddizione: sono da una parte alla ricerca di condizioni che difendono dalla morte, dall’altra promotrici di una cultura della morte. L’egoismo e il perseguire a tutti i costi il proprio benessere ci distraggono pure dalle immagini delle sofferenze, guerre e povertà, così che i nostri pensieri sono tenuti lontani da quelle riflessioni che avremmo bisogno di fare. La morte, si sa, è parte della nostra vita, è il nostro limite ma allo stesso tempo circostanza che rivela l’unicità del Salvatore, cioè Dio. Se guardiamo al crocifisso con onestà e verità, impariamo che solo da Gesù possiamo essere raggiunti dalla forza della speranza e della fede. Sulla croce Gesù ha donato la sua vita e ha guadagnato la nostra.
Don Giuliano
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