ASCENSIONE DEL SIGNORE
Nel vangelo di Matteo non è narrata in modo visivo l’ascensione del Signore che Luca riporta nel suo Vangelo ed in Atti (e presente anche in Marco), ma viene comunicato il messaggio forte di quel momento d’invio dei discepoli. Quando il Risorto apparve alle donne comunicò che avrebbe incontrato i discepoli in Galilea, là lo avrebbero visto; là sarebbe avvenuta la comunicazione proclamata oggi nel brano del Vangelo. Il messaggio di Gesù apre la via alla evangelizzazione universale e al tempo stesso rivela la permanenza di Gesù in mezzo all’umanità, e con Lui, la comunione trinitaria nei cuori di tutti coloro che lo avrebbero accolto. I credenti non hanno impresso un ricordo o un sentimento relativo a Dio dentro di loro, ma molto di più, hanno la sua comunione. L’ascensione di Gesù costituisce una sorta di by-pass fra la resurrezione e la Pentecoste; si tratta di quel passaggio che è assunzione di responsabilità e di identità, guidata dagli insegnamenti di Cristo che precede l’accoglienza dello Spirito. Il guardare a Cristo assiso alla destra del Padre alimenta la speranza di giungere in quel luogo preparato per noi. Senza l’azione dello Spirito, la risposta umana alla proposta e chiamata di Dio, rimane incerta e, come espresso nel Vangelo, dubbiosa. Parlare dell’ascensione coincide con il parlare della missione che riguarda tutta la Chiesa, quella di insegnare e avvicinare alla fede tutte le persone in modo che l’assenza visibile di Gesù venga resa visibile dall’impegno di ogni credente. L’affermazione di Gesù “io sono con voi” nutre la fede e la speranza di chi con umiltà e semplicità lo accoglie con tutto il cuore. Il rimanere uniti, il fare comunione, materializza l’amore di Dio, di quel Dio che pensavamo lontano, mentre invece è più intimo di prima. Facciamo nostra la preghiera di San Paolo (seconda lettura): Dio ci doni lo spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di Gesù Cristo; illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati…..
Don Giuliano
Parrocchia e Chiesa di Santa Maria a Settignano 
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