Ci sono stati due momenti dedicati alle attività dei bambini e ragazzi del catechismo. Il Grest dal 10 al 16 giugno, impegnando circa 50-60 partecipanti aveva come titolo “Fate questo in memoria di me”, chiaro riferimento all’ultima cena di Gesù e quindi alla Messa. Oltre ai vari giochi che hanno messo a dura prova gli spazi parrocchiali, dalla mensa, alla Rotonda e al giardino, e oltre all’escursione che si è svolta sopra Settignano toccando Bagazzano e Terenzano, il tutto è terminato con una partecipata celebrazione il 16 giugno nella quale i bambini hanno commentato i vari momenti della Messa.
Quando si parla della Messa e si usa l’espressione “partecipazione attiva” non vuol dire che ogni domenica dobbiamo intervenire e interrompe-re la Messa per spiegare qualcosa, ma, consapevoli di ciò che significa per noi l’incontro con Gesù fare in modo da vivere tutti i momenti celebrativi con attenzione e capacità di assorbire in noi i tanti messaggi che la Parola e la liturgia ci comunicano. Al folto gruppo dei bambini che quest’anno hanno partecipato al Grest si sono affiancati una ventina digenitori ai quali va il grazie di tutti perché hanno permesso lo svolgimento del pranzo e della merenda.
Altra attività che ha coinvolto i soli ragazzi delle medie è stato il camposcuola in Dolomiti, a Canazei. Al contrario del-lo scorso anno ab-biamo avuto condizioni meteo migliori che ci hanno permesso di svolgere diverse escursioni. Questa esperienza ha permesso di conoscere e migliorare le amicizie fra i ragazzi, soprattutto grazie alla forte partecipazione dei ragazzi della seconda media, un gruppo ben amalgamato al suo interno.
Il tema trattato riguardava la propria crescita nella verità, nella bellezza e nel valore dei sentimenti. Filo conduttore del camposcuola è stato il racconto di Pinocchio, ci ha aiutati nella riflessione fra il contrasto e le conseguenze delle condizioni vere/false.
Cercare di crescere nella verità significa cercare la verità dentro se stessi, percepire la presenza di Qualcuno che illumina la nostra coscienza e ci aiuta ad agire nel bene. Anche se le emozioni sono state tante, quella più forte è stata la celebrazione della Messa a quasi 3000 metri.
Dentro la Messa abbiamo celebrato la grandezza dell’amore di Dio che ha accarezzato i nostri cuori comunicandoci la bellezza dell’amore fra noi, di una comunità, di un gruppo di ragazzi con i loro animatori e con il sottoscritto.
Grazie a Chiara e a Marco, ma anche a tutti ragazzi e ai genitori che mi hanno permesso di vivere questa bella esperienza in amicizia e fede.
Don Giuliano
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