Commento al Vangelo di Don Giuliano : XVI Domenica del Tempo Ordinario

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

L’umanità è spesso sottoposta a divisioni e a rivalità talvolta procurate da persone irresponsabili che non si prendono cura degli altri e questi ultimi abbandonati a sé stessi si perdono. In questa affermazione generale ci sono anche le responsabilità della Chiesa mediante pastori che non portano fino in fondo la missione del loro ministero, ma pure di tanti laici che non esprimono con la loro vita il segno della presenza e della vicinanza di Dio. La prima lettura fa da sfondo a questa situazione e nel Vangelo Gesù aggiunge la sua opinione, guardando alle folle; Egli le giudica come pecore senza pastore. Il brano del Vangelo ci invita a riflettere sul proprio cammino di fede, sulla propria obbedienza al Signore, sul fare il punto circa la propria missione. Non dobbiamo pensare che le responsabilità della Chiesa siano riconducibili a pochi, ossia al Papa, ai Vescovi, ai preti (pur rimanendo vere e pesanti le loro responsabilità), ma è una responsabilità di molti. Nella seconda lettura San Paolo afferma che l’amore di Cristo ha avvicinato tutti, compresi quelli che erano lontani, ha abolito le leggi e le prescrizioni con la sua croce dalla quale ha manifestato la portata universale del suo amore. In tale condizione non possiamo perdere di vista il Pastore, Gesù, l’unico Signore e l’unica guida al quale sta a cuore il riposo dei suoi discepoli, tornati dal lavoro della missione; li chiama in disparte per contagiarli di amore. Potremmo qui sostare e riflettere sul valore del nostro riposo che molti in questo periodo bramano ottenere, ma siamo sinceri: non si tratta qui solo di un riposo fisico che potrebbe anche generare ozio, si tratta di stare con Lui, percepire la sua commozione di fronte all’umanità disorientata e senza meta. Il non dare ascolto al Signore ci espone al pericolo dell’attivismo pastorale pensando che nel portare avanti tante attività l’amore del Signore si autogeneri in noi; non è così, per ricaricarci occorre stare con Lui, occorre donare l’amor proprio in cambio di un amore che mai si esaurisce. Il Signore sembra dirmi: vieni qui e stai con me che ti rioriento lo sguardo, che ti guarisco il cuore, che ti libero dai tuoi peccati, che ti dono ciò che nessuno può darti: la pace e la salvezza. Un grave errore resistergli e continuare a fare di testa nostra…. andiamo in vacanza, ma insieme a Lui.   

Don Giuliano

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: