II DOMENICA DOPO NATALE

Ascoltiamo nuovamente il prologo di Giovanni, oggi preceduto dal brano della lettera agli Efesini che ci aiuta ad approfondire maggiormente il testo giovanneo. Il testo di san Paolo è una preghiera, un inno, una rivelazione della nostra storia inserita nella vita di Dio. Viene benedetto Dio che ci ha benedetti per un percorso di grazia e salvezza che ha come finalità il cielo, il Regno. Ci ha, come dice San Paolo, predestinati nel senso che non è tutto stabilito nelle nostre scelte, ma sul nostro navigatore è stata programmata la destinazione. Per questo motivo Dio Padre ci benedice e si pone accanto a noi per sostenerci nel cammino affinché possiamo comprendere la bellezza e la gratuità di questo disegno e quanto siamo preziosi ai suoi occhi. L’incarnazione di Dio è la prova di tale amore profondo verso di noi, e noi al tempo stesso non dobbiamo vivere più nell’ignoranza, ma nella comprensione e conoscenza di Cristo attraverso la pratica di un amore sincero verso Dio e verso il prossimo. Adesso possiamo rileggere il prologo evangelico e accogliere la potenza della parola e prepararci a chiedere perdono per tutte quelle volte che non l’abbiamo accettata e non accettandola non abbiamo accolto Dio nella nostra vita. Dio ci parla, ma spesso non ascoltiamo e non accettiamo; la Sua parola non esclude nessuno, la nostra si.
Don Giuliano
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