BATTESIMO DEL SIGNORE

Ogni cristiano è a conoscenza dell’importanza basilare del sacramento del Battesimo, ma con il dare per scontate certe conoscenze rischia di non vivere da battezzato. Oggi questa festa ci aiuta a non dimenticare i grandi benefici che abbiamo ricevuto nel nostro Battesimo. Durante il Battesimo di Gesù ci sono circostanze che valgono per tutti. La disposizione del popolo che “era in attesa” di sapere se il Battista era o non era il Cristo denota la disponibilità ad accogliere il nuovo battesimo “in Spirito Santo e fuoco”. Oggi è così? In aggiunta agli altri due sinottici, Luca ci trasmette che dopo il Battesimo, Gesù stava in preghiera; l’ascolto della Parola di Dio è per tutti essenziale per mantenere e alimentare il legame con Dio. In Luca questa condizione della preghiera di Gesù la ritroviamo durante la Trasfigurazione e nel Getzemani, legata alla missione, al dono della sua vita. Come Gesù nei momenti delicati e decisivi non ha fatto a meno di pregare così anche noi non dimentichiamoci dell’aiuto costante che Dio ci da, mai ci abbandona, mai chiude il cielo verso di noi. Nel Battesimo giunge a noi il sostegno dello Spirito perché possiamo presto anche noi udire quelle parole pronunciate su Gesù; sono le parole del Padre che ci chiama figli attraverso il Figlio, che ci esprimono amore, quell’amore che passa attraverso le persone quelle che davvero ci amano profondamente. Come possiamo vivere senza amore? L’amore del Padre è stato proclamato nella notte santissima del Natale “pace in terra agli uomini amati dal Signore”. Sentire rivolta anche a noi la voce di Dio “figlio mio” ci fa sentire amati. Prepariamo attraverso il compiere le buone opere (seconda lettura) una dimora per lo Spirito, altrimenti non si fermerà su di noi e non potremo meritare il “compiacimento” del Padre che altro non è che la manifestazione della sua gioia per noi. Come rendere possibile ciò? Amando i figli, i genitori, il marito, la moglie. La dinamica dell’amore e della relazione di Dio non è un automatismo, ma segue delle condizioni, la prima delle quali è l’attesa, come riportato all’inizio del vangelo di oggi e poi successivamente è l’accoglienza della missione comune di diffondere la consolazione di Dio a tutti coloro che incontriamo.
Don Giuliano
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